SITUAZIONE PARCHEGGI A MARASSI
Ricevo questa foto che ritrae numerosi carro attrezzi intenti a rimuovere delle auto parcheggiate sul suolo pubblico della piastra di Genova Est (Copertura del Torrente Bisagno); Bene queste rimozioni sono state effettuate per lasciare il "posto" alle autovetture dei tifosi provenienti da altre parti della città per assistere ad un incontro di calcio allo Stadio Marassi.
Quindi i residenti di Marassi si devono "inventare" parcheggi alternativi o rischiare (anzi è certa) una sanzione salata, comprensiva di rimozione, per lasciare il posto agli abitanti di altri quartieri che, comodamente si recano allo stadio.
Nonostante esista una regola, la famosa ZSL riservata ai residenti (il classico libretto esposto in alternativa ad un permesso da richiedere alle autorità competenti), i cittadini di Marassi sono vessati da questa pratica che ormai si ripete almeno due volte alla settimana.
Bisogna tutelare i residenti di Marassi che da Corso Sardegna, Corso Galliera, Via del Piano, Via Bobbio, Piazza Garessini, Corso De Stefanis, Piazzale Parenzo, Via Tortosa, Via Fereggiano, Via Monticelli e Via Bertuccioni, Piazza Gallileo Ferraris e Piazza Guicciardini, già sono vessati dall'ingombrante presenza dello stadio, che devono stare attenti ad uscire durante le manifestazioni sportive, che pagano canoni assicurativi maggiorati proprio perché residenti in area soggetta a tumulti sportivi (spesso direi); ed ogni volta che finisce un incontro di calcio restano con il dubbio se la loro auto, acquistata con fatica, sia stata o meno “graziata” dagli sfoghi di pochi facinorosi, nascosti dietro ad una fede calcistica, mentre le autorità sono impegnati a tutelare quest’ultimi e non i poveri cittadini del quartiere. Le regole per tutelarli esistono, facciamole rispettare.
I signori tifosi che si recano allo stadio possono tranquillamente lasciare le loro autovetture a casa loro ed utilizzare i mezzi pubblici (tra l'altro gratis per loro)
Lo stesso problema esiste per la marea di scooter che invadono tutti i marciapiedi, da via Bobbio, a Via Canevari, da Corso Sardegna a Via Fereggiano, da Piazza G. Ferraris a Piazza Guicciardini, parcheggiati anche sulle strisce pedonali, davanti ai passi carrabili e persino davanti ai portoni.
Bisogna cambiare ... Bisogna tutelare i cittadini di Marassi...
Le Nostre Alture
Iniziamo il tour dei nostri quartieri; vista di Quezzi e in lontananza tutta la città, dalla Stradina Via delle Rocche.
Questa zona, bellissima e ricca di vegetazione mediterranea, è uno sbocco nel verde per il nostro quartiere, bisogna fare in modo che, chi decide di andarci a fare una passeggiata, ora che arriva il bel tempo, lo faccia in totale sicurezza. Facciamo in modo che le strade siano sicure, che non vengano utilizzate come posti dove abbandonare rifiuti (in particolare residue di ristrutturazioni).


I nostri monumenti
Il monumento ai caduti del Sestriere di Marassi, sorge in un'area recintata nel giardino antistante alla Scuola "Istituto Comprensivo Marassi" in Piazza Galileo Ferraris. L'opera è costituita da una colonna marmorea che poggia sopra un basamento con profilo a gradoni posto su una pedana a pianta rettangolare. Sul basamento sono affisse lapidi di marmo bianco; sul fronte e sul lato ovest con 'elenco dei caduti, una più piccola sul fronte a ricordo dei caduti di tutte le guerre; sul fronte est è stata apposta una lastra marmorea a forma di croce (fonte Beni Culturali).
L'intero monumento versa in precarie condizioni conservative, è impossibile leggere i nomi di quei valorosi uomini che diedero la vita nella "grande Guerra".
Ora che il Comune di Genova ha ristrutturato egregiamente la facciata dell'Istituto Scolastico, questo monumento degradato stona in una piazza luogo di aggregazione del grande quartiere.
Mi impegnerò affinché questo e altri monumenti posti nella nostra Circoscrizione ritornino al loro antico splendore affinché tutti possano ricordare chi, con la vita ha contribuito alla nostra libertà.

I nostri monumenti
Il ponte di Sant’Agata, costruito in età Medievale, attorno al VII/VIII secolo e, erroneamente stato indicato come costruzione di epoca romana.
l ponte è posto sul torrente Bisagno e attraversava un lungo tratto che andava da Borgo Incrociati sino alla chiesa di Sant’Agata.
Le arcate erano cinque, lasciate in quanto patrimonio storico-artistico di fronte al Borgo Incrociati. Nell'ottobre 1970 il ponte fu danneggiato da un’alluvione, causando il crollo di due arcate. Nelle successive alluvioni, la struttura fu oggetto di ulteriori cedimenti. Quello che è rimasto oggi sono due arcate in cui sono state inserite delle strutture metalliche per evitarne l'ulteriore crollo.
L'attuale Ponte come lo si vede in foto, sottoposto a vincolo monumentale, ha due importanti missioni, mostrare l'imponente metodo costruttivo di allora, che ha resistito più di dieci secoli ed è crollato perché lo spasmodico bisogno di spazio ha eroso terreno di espansione dell'alveo e costringendo l'acqua di piena ad avere una forza devastante, e ricordare alla popolazione genovese ed in particolar modo del nostro Municipio, la forza distruttrice di un alluvione.
I resti di questo ponte, vanno sicuramente conservati, e se possibile valorizzati. Sarebbe bello in un futuro poter ricostruire la parte mancante, magari con una struttura metallica ad arcata unica e ristrutturare la parte ancora esistente, per farne un ponte pedonale per collegare due quartieri storici con un ponte antico e moderno contemporaneamente, specchiandosi nelle antiche casette del borgo e con le nuove strutture di Iren e Metropolitana.